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Bari, uomo morto carbonizzato nell’auto elettrica: potrebbe averlo ucciso un guasto
La salma carbonizzata di un uomo, per il momento non identificato da parte delle autorità, è stata trovata nella notte tra il 23 e il 24 luglio 2023 all’interno di un’auto elettrica nel parcheggio del centro commerciale Mongolfiera Santa Caterina a Bari.
Uomo trovato carbonizzato in un’auto elettrica a Bari
Stando alle ricostruzioni di ciò è accaduto, i pompieri di Bari erano stati chiamati per un intervento d’urgenza intorno alle 3 del mattino al fine di estinguere le fiamme che avevano avvolto una vettura. Terminata l’operazione di spegnimento dell’incendio, la macabra scoperta: all’interno del veicolo c’era infatti il corpo dell’uomo, ormai completamente carbonizzato. Sul posto sono giunti gli agenti della squadra mobile locale, con il coordinamento di Michele Ruggiero, e il magistrato della procura di Bari. Allo scopo di ottenere maggiori informazioni su quello che potrebbe essere accaduto, la dottoressa Sara Sablone dell’Istituto di medicina legale del Policlinico di Bari ha effettuato una primissima ispezione sul cadavere, nonostante sia molto complicato poter determinare l’età e l’etnia della vittima considerato l’avanzato stato di carbonizzazione del corpo. Le autorità sono dunque in attesa di ulteriori e più approfonditi esami. Nelle prossime ore, a proposito, sarà ufficialmente conferito l’incarico per l’autopsia.
Spunta l’ipotesi del guasto elettrico
Almeno per il momento, sembra che gli inquirenti siano propensi a escludere l’ipotesi di omicidio. In base a quanto accertato dai primissimi rilievi sulla vettura coinvolta nel rogo, e secondo le indiscrezioni apparse sul quotidiano locale Bari Today, sembra che in realtà la morte dell’uomo sia avvenuta per cause del tutto accidentali, forse per un guasto improvviso all’impianto elettrico dell’auto che avrebbe successivamente fatto partire le fiamme. La vettura elettrica, che non fa parte della flotta del car sharing di Bari essendo un mezzo privato, è già stata rimossa dal luogo dov’è stata trovata completamente distrutta. La Procura di Bari continua ad indagare sul caso, alla ricerca di maggiori chiarimenti.