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Asinara, critiche alla scuola di sub per cori fascisti. La smentita: «Motto di carattere sportivo»
Durante gli allenamenti all’interno di un campo scuola per giovani sub, ospitato all’Isola dell’Asinara, agli allievi, tutti dagli 8 ai 17 anni, viene fatto urlare il motto fascista «vincere e vinceremo». Un’abitudine radicata negli anni, portata avanti dall’associazione I 7 Mari, secondo quanto racconta Repubblica. La denuncia arriva dal deputato del Partito democratico Silvio Lai, che ha chiesto un intervento immediato al neo commissario del parco nazionale, Giancarlo Muntoni. L’associazione su Facebook ha smentito e si è difesa dalle accuse.
Lai: «Uno sfregio per chi ha perso la vita»
Silvio Lai ha attaccato: «Che quel motto venga fatto gridare, insieme ad altri di matrice mussoliniana, a dei ragazzi tra gli 8 e i 17 anni, è uno sfregio per quanti caddero durante la dittatura nazifascista e per quanti combatterono e persero la vita per sconfiggere il vile oppressore. È intollerabile che ci siano ancora persone ed organizzazioni che in chiave nostalgica tentano di trasmettere ai nostri giovani quei terribili fasti. Ci domandiamo se ne è al corrente il commissario. E anche se la Giunta regionale ha intenzione di intervenire o pensa di allinearsi a quelle metodologie educative come sta facendo la destra nazionale difendendo le frasi ingiuriose del generale Vannacci».
Il deputato: «Vogliamo tornare a sentire le urla di gioia dei ragazzi»
Lai ha continuato spiegando che «formalmente il privato che gestisce l’ostello all’Asinara, affitta i posti e non verifica cosa faccia chi li prende. Ma certamente su quell’isola vorremmo tornare a sentire le urla di gioia dei ragazzi del nostro tempo che si divertono, crescono e si formano in uno dei luoghi più suggestivi del mondo e non ciò che gridavano i fascisti che insanguinavano le nostre terre e azzeravano le libertà individuali e collettive insieme all’alleato nazista». Occulto ha intanto dato mandato ai suoi avvocati.
L’associazione: «Motto di carattere sportivo»
Con un lungo post sulla pagina ufficiale di Facebook, l’associazione Sette Mari si è difesa. In uno dei passaggi si legge: «Il nostro motto presente nell’isola da anni è un urlo fatto a carattere sportivo. Viene fatto anche in altre discipline sportive o in ambito militare».