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Fedez contro Morgan: «Io non devo leccare i piedi a Meloni e Sgarbi»
Nel corso della semifinale di X-Factor ci sono state nuove frizioni tra Fedez e Morgan che, nonostante sia stato allontanato dal programma, ha attaccato il rapper accusandolo di favoreggiamento nei confronti di un concorrente della squadra di Dargen D’Amico, gli Stunt Pilots, il cui cantante, Lorenzo, avrebbe collaborato a un disco del marito di Chiara Ferragni prima di entrare nel talent show. A queste critiche a mezzo social, Fedez ha risposto in diretta a Morgan, usando dei toni decisamente poco pacifici: «Se pensa che io abbia fatto del clientelismo in questo programma deve dirlo, non insinuarlo».
La conoscenza pregressa, smentita, con il cantante degli Stunt Pilots
«Morgan ha fatto questo dossieraggio venuto male in cui ha raccontato che Lorenzo ha contribuito a lavorare a un mio album lasciando, così, intendere che ci fossero dei favoritismi», ha detto Fedez, che poi ha aggiunto: «Voglio mettere le cose in chiaro: io Lorenzo (il cantante dei concorrenti Stunt Pilots, ndr) non l’ho mai conosciuto, non ci siamo mai visti. Lui ha semplicemente collaborato con Michele Canova a Los Angeles per la produzione di alcuni brani, che è una cosa normalissima. Ma mettiamo anche il caso che io lo conoscessi: quale sarebbe il problema? A me risulta che Morgan, per sua stessa ammissione, conosceva Anna Castiglia. Quindi, quale sarebbe stato il problema?».
Standing ovation #FEDEZ @Fedez #XF2023 #XFactor2023 #XF23
CITOFONARE @GiorgiaMeloni @VittorioSgarbi @InArteMorgan #ilgovernodellavergogna pic.twitter.com/hFA2A4TqEK
— Roberto • ?? (@rrtvln) November 30, 2023
Fedez attacca Morgan sui rapporti con il governo
Al chiarimento, Fedez ha fatto seguire un nuovo attacco diretto a Morgan, che si è esteso anche oltre la questione di specie ed è arrivato alla vicinanza politica dell’ex giudice al governo di centrodestra e ad alcuni suoi esponenti. «Se vuoi essere davvero un ribelle, caro Morgan, e pensi che qua dentro sia tutto pilotato, queste cose le dici quando sei dentro al programma, non quando ti danno un calcio in c*lo e te ne vai via, perché così è troppo semplice». Poi l’accusa diretta: «Io non sono un ribelle: sono un ragazzo con una piccola azienda che lavora con la mamma e con l’avvocato ma che, per ottenere quello che ha, non ha mai dovuto leccare i piedi né a Giorgia Meloni né a Vittorio Sgarbi. Ciao Marco».