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Al via a Padova il processo sui 33 atti di nascita di bambini con due mamme
Le mamme arcobaleno sono tornate a manifestare a Padova davanti al Tribunale, dove il 14 novembre iniziano le udienze delle prime quattro coppie omogenitoriali (su 33) contro le quali a giugno la Procura ha impugnato i certificati di nascita. Si tratta degli atti di 37 bambini figli di due mamme – una biologica, la seconda di intenzione – registrati all’anagrafe dal Comune.
#Padova processo contro 33 #famigliearcobaleno e 37 figli “colpevoli” di aver ottenuto la trascrizione poi vietata dal Ministro.Un governo che decide che esistono figli di serie A ,da salvare ad ogni costo, e di serie B da privare dell’affetto di una madre #siamotuttefamiglie pic.twitter.com/4bKxko4BbO
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FabioDaddyNuovoProfilo® ? (@FabioCarraro10) November 14, 2023
Gli atti di nascita sono stati tutti registrati dal 2017 dal sindaco Giordani
Gli atti di nascita sono stati tutti registrati dal sindaco Sergio Giordani a partire dal 2017 e sono relativi a bambini concepiti all’estero con fecondazione eterologa, poi riconosciuti in Italia come figli di entrambe le madri. Le famiglie hanno ricevuto delle raccomandate che di fatto chiedono di cancellare il nome della mamma non biologica, perché nel diritto italiano non è presente la figura della “seconda madre”. E nemmeno la possibilità per la donna di assegnare al figlio biologico il cognome della compagna.
Da oggi al Tribunale di #Padova iniziano le cause con cui si intende cancellare, dalla vita di 37 tra bambini e bambine, una delle due madri.
Un atto discriminatorio portato avanti dal governo.
Sempre con le #famigliearcobaleno #siamotutteFamiglie pic.twitter.com/qFPCXj46l3
— radio_zek (@radio_zek) November 14, 2023
Le coppie di mamme arcobaleno manifesteranno ogni martedì fino alla vigilia di Natale
Nella piazzetta antistante il Tribunale una trentina di mamme hanno dato vita a un sit-in con bandiere e cartelli a favore della causa delle coppie omogenitoriali, leggendo a voce alta i nomi dei bambini di tutte le 33 coppie di donne che dovranno comparire davanti ai giudici: la Procura, in base al decreto del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, ha chiesto la rettifica degli atti di nascita, con la cancellazione del cognome della mamma non biologica. Dopo la lettura dei nomi dei bambini, le donne si sono legate l’una all’altra ai polsi con un nastro rosa, scandendo più volte lo slogan: «Siamo tutte famiglie!». Così a Repubblica Michele Giarratano, avvocato che difende 15 delle 33 coppie: «La Giustizia si dovrebbe occupare del preminente interesse del minore e mi chiedo se togliere una madre ad un bambino, quindi renderlo di fatto orfano di una delle due genitrici, sia un’azione davvero nel suo interesse». Le coppie di mamme arcobaleno scenderanno in piazza ogni martedì fino alla vigilia di Natale.