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Neymar, un infortunio che brucia 250 milioni sauditi e avvicina la fine della carriera
«È il momento peggiore. Ora più che mai ho bisogno dei miei cari». Così su Instagram si è sfogato Neymar Jr. dopo l’ennesimo grave infortunio della sua carriera. Uscito in lacrime dalla partita del suo Brasile contro l’Uruguay, il numero 10 della Seleçao ha riportato la rottura del legamento crociato anteriore e del menisco del ginocchio sinistro. Per lui stagione finita e carriera a forte rischio. «Tutto l’onore e la gloria sono sempre tuoi, mio Dio, qualsiasi cosa accada. Io ho fede», ha scritto in una serie di stories. Per O’ Ney, tormentato dai guai fisici, è il 16esimo stop in sette anni, da quando nell’estate 2017 passò dal Barcellona al Psg per la cifra record di 222 milioni di euro. Sbarcato in Arabia Saudita ad agosto 2023 per 90 milioni di euro – con contratto biennale da 80 milioni a stagione – ha giocato con l’Al-Hilal appena cinque match. Dividendo lo stipendio per gli incontri disputati, percepirà di fatto 16 milioni a partita.
Neymar Jr., quanti infortuni: in sette anni saltate 143 partite
Paperone del calcio mondiale, tanto da essere ancora il calciatore più pagato della storia, Neymar Jr. poteva avere una carriera persino migliore di quella che è riuscito a mettere insieme. Vittima di un fisico fragile, ha saltato 143 partite fra club e nazionale dall’estate 2017 per 16 infortuni più o meno gravi. Un totale di 640 giorni in infermeria, che gli hanno attirato soprattutto le antipatie della tifoseria del Parco dei Principi, che in agosto ha festeggiato il suo addio al Paris Saint-Germain. Una serie aperta nel febbraio 2018 con la rottura del quinto metatarso del piede destro. AI box per tutta la stagione, ritrovò la condizione soltanto a gennaio, prima di avere una ricaduta e fermarsi per altri 85 giorni. Nel 2019 fecero poi seguito la rottura del legamento della caviglia, un problema alla coscia e una contusione alla costola.
Nel settembre 2020 altri nove giorni di stop dopo aver contratto il Covid-19. Da allora un totale di altri nove guai fisici, spesso di natura muscolare. In totale, dal 2019 al 2022, con la maglia del Paris Saint-Germain e della Seleçao, ha saltato 76 partite ed è rimasto in infermeria quasi un anno (357 giorni). Tanto da arrivare in Arabia Saudita già infortunato. Fiore all’occhiello della Saudi Pro League assieme a Cristiano Ronaldo e Karim Benzema, ha però giocato pochissimo. Solo tre presenze in campionato, condite da tre assist, e due nella Champions League asiatica, dove ha trovato il suo unico gol nel 3-0 al Nassaji del 3 ottobre. Un magro bottino per gli sceicchi di Riad, che per averlo, oltre allo stipendio da 80 milioni, gli hanno concesso una villa da 25 camere, un jet privato e 500 mila euro per ogni post social sull’Arabia.
Gli unici fasti al Barcellona accanto all’amico Leo Messi
Prossimo ai 32 anni, che compirà il 5 febbraio 2024, Neymar Jr. potrebbe essere giunto al capolinea. Non sarà facile, in un campionato di livello medio-basso come la Saudi Pro League, ritrovare la condizione per fare la differenza con il Brasile e puntare al Mondiale 2026. Il momento più alto, forse l’unico, della sua carriera rischia di rimanere dunque il 2015 al Barcellona, quando sotto la guida di Luis Enrique conquistò il Triplete al fianco dell’amico Lionel Messi. «Sii forte», ha scritto la Pulce su Instagram, pubblicando una loro foto con la maglia del Barcellona. Quanto alla nazionale, con 79 reti in 128 presenze Neymar ha superato anche sua maestà Pelé nella classifica dei marcatori verdeoro all-time. Ad avvicinarlo a O’Rei, però, in mancanza di un Mondiale vinto, sarà solo l’assonanza nel suo soprannome O’Ney.
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