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Titan, recuperato il relitto del sommergibile: «Forse ci sono resti umani»
Recuperati anche gli ultimi rottami del Titan, il sommergibile della OceanGate imploso nel giugno 2023 mentre tentava di raggiungere il relitto del Titanic. La Guardia costiera americana ha infatti confermato di aver rinvenuto i pezzi rimanenti del mezzo subacqueo sul fondo dell’Oceano Atlantico settentrionale, anche se non è possibile chiarire in quale punto sia avvenuto l’incidente. Presumibilmente ci sono anche alcuni resti umani, ma occorreranno ulteriori verifiche dei medici prima di poter dare l’ufficialità. Il ritrovamento, confermato tramite un comunicato sul sito del Dipartimento, risale a mercoledì 4 ottobre e ha visto la partecipazione dei Transportation Safety Board degli Usa e del Canada. I frammenti del sottomarino sono già stati inviati in un porto degli Stati Uniti «per la catalogazione e l’analisi». Ancora in corso le indagini per spiegare cosa ha causato la tragedia, al termine delle quali si terrà una conferenza stampa.
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Sommergibile Titan, in arrivo un film che racconterà la tragedia
Nonostante il rifiuto di James Cameron, acclamato regista di Titanic, la tragedia del Titan approderà anche sul grande schermo. Come ha riportato Deadline a fine settembre, il produttore MindRiot Entertainment si è aggiudicato i diritti per realizzare un film o un documentario sull’implosione del piccolo sommergibile della OceanGate. Stando ai primi dettagli ottenuti dal sito americano, alle spalle del progetto – denominato provvisoriamente Salvaged – ci dovrebbe essere Brian Dobbins, che ha già lavorato alla serie Black-ish e alla commedia The Blackening. Quanto alla sceneggiatura, invece, la storia dovrebbe partire dai giorni antecedenti l’immersione del 18 giugno, prima di analizzare la missione subacquea e le successive ricerche del relitto, fino al ritrovamento dei primi resti.
«Il film non solo onorerà le cinque persone che hanno perso la vita e le loro famiglie», ha spiegato Jonathan Keasey, regista che dovrebbe scrivere il copione con Justin MacGregor. «Fungerà anche da mezzo per poter affrontare in generale la preoccupante natura dei media nel nostro tempo». Sottolineando la volontà di attenersi quanto più fedelmente possibile agli eventi realmente accaduti, Keasey ha ricordato che «il mondo ha diritto di conoscere quello che è successo e tutte le sue sfaccettature». In tanti, soprattutto sui social network, hanno criticato il tempismo per l’annuncio, arrivato a quattro mesi dalla tragedia. «Non sono coinvolto nel progetto, né mai lo sarò», ha detto ai media Usa James Cameron, smentendo i rumors che lo volevano a bordo del film.