Israele ha scarcerato Khaled El Qaisi

Khaled El Qaisi, il giovane italo-palestinese detenuto in prigione in Israele dal 31 agosto, è stato scarcerato. Lo ha deciso un tribunale di Rishon le Tzion, ma a condizione che per sette giorni resti a disposizione delle autorità e lasci il passaporto in consegna. La notizia è stata confermata dalla moglie Francesca Antinucci: «Per una settimana non può muoversi dai Territori».

Israele ha scarcerato Khaled El Qaisi ma per sette giorni il ricercatore italo-palestinese deve restare a disposizione delle autorità.
Il valico di Allenby, dove El Qaisi è stato fermato (Ansa).

Era stato fermato al valico con la Giordania il 31 agosto

El Qaisi dovrebbe trascorrere a Betlemme i sette giorni, che terminano l’8 ottobre e che sono legati alle indagini sul suo conto ancora in corso da parte delle autorità inquirenti. Era stato arrestato il 31 agosto da agenti di polizia israeliani al valico con la Giordania, mentre era diretto verso l’aeroporto di Amman per far rientro a Roma con la famiglia, dopo aver trascorso un periodo di vacanza in Cisgiordania con la moglie Francesca e il figlio piccolo.

Nei suoi confronti non era stato formulato alcun capo di accusa

Studente di lingue e civiltà orientali all’università La Sapienza di Roma, fondatore del Centro documentazione palestinese e attivista dei Giovani Palestinesi d’Italia, El Qaisi ha subito ben quattro udienze, nelle quali non è stato formulato nessun capo di accusa. Secondo quanto emerso, le autorità di Israele lo hanno fermato e poi detenuto perché insospettite da alcune frequentazioni del ricercatore, una volta tornato a casa a Betlemme, nell’ambito di un’inchiesta più ampia per terrorismo condotta dalla magistratura di Tel Aviv.

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