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Nuovo caso su De Angelis, i dem: «Su Instagram celebra Himmler»
«Solo ieri De Angelis si giustificava di essere cambiato negli ultimi venti anni e di aver abbandonato le sue posizioni antisemite. Oggi scopriamo che a dicembre 2022 ancora inneggiava a Himmler e all’Olocausto». Così in una nota il segretario del Pd Lazio Daniele Leodori e il capogruppo dem in Consiglio regionale Mario Ciarla. I dem fanno riferimento a una foto postata dal responsabile della comunicazione istituzionale della Regione Lazio sul suo profilo Instagram. Nella foto, dello scorso 21 dicembre, si vede un bicchiere di vino bianco accanto a un candelabro di terracotta, assieme alla frase «Meglio accendere una candela che maledire l’oscurità… Buona fine».
Il candelabro ricollegato alle tradizioni delle SS
Il manufatto però è stato riconosciuto dagli altri utenti come il candelabro Yule (Julleuchter in tedesco), che viene ricollegato alle tradizioni delle SS e in particolare a Heinrich Himmler. «Rocca deve tutelare l’istituzione regionale» – aggiungono i dem – «e allontanare immediatamente, ora, questo personaggio indegno la cui presenza offende le vittime della strage di Bologna, la comunità ebraica e tutti i cittadini del Lazio. Un ulteriore ritardo sarebbe ingiustificabile, significherebbe che il presidente della regione condivide le idee del suo capo della comunicazione».
Gli ebrei una «razza di mercanti» da pagare «con il sangue»
Dal passato di militante di estrema destra di Marcello De Angelis torna il testo di contenuto antisemita di una canzone scritta di suo pugno parecchi anni fa. Il centrosinistra aspetta il primo settembre, quando il Consiglio regionale si riunirà in seduta straordinaria. Lui però oggi prende radicalmente le distanze dalla sua canzone: «Il testo di Settembre Nero risale a un periodo della mia vita in cui non mi riconosco» – scrive il responsabile della comunicazione della Regione Lazio – «A rileggere quelle parole oggi provo imbarazzo e orrore, così come oggi non riscriverei altre canzoni realizzate in passato».