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Tre mostre sul dialogo tra classico e contemporaneo
Dialogare con il passato e trarne ispirazione per creare nuove forme d’arte. È quello che accade nei lavori di Fabio Viale ospitate all’aeroporto di Malpensa, nelle opere di Claudio Palmieri esposte a Naxos e nella mostra di Matisse al Man di Nuoro. Lettera43 vi accompagna in questo viaggio nel tempo tutto agostano.
I marmi tatuati di Fabio Viale a Malpensa
Sono tatuati, i marmi di Fabio Viale, ospitati alla Porta di Milano, al terminal 1 di Malpensa. Dal buio profondo della sala, così diversa dagli altri ambienti dell’aeroporto, risaltano le opere monumentali dell’artista che fonde mitologia, memoria e linguaggi contemporanei. Nella mostra Monumentum lo scultore cuneese cita icone che vanno dalla Venere di Milo al gruppo ellenistico di Laocoonte, dall’antico Torso Belvedere al David di Michelangelo. Tutti tatuati, appunto, con motivi orientali o come i rapper. E la Mano, che riproduce l’arto di una statua romana di grandi dimensioni, è “disegnata” da scarabei e teschi, che rientrano nel vasto repertorio figurativo criminale. È un’opera in cui si incontrano il passato e il presente, la monumentalità classica, sinonimo di armonia, e un vocabolario attuale, che comunica invece minaccia, aggressività, controllo, sete di potere. (www.malpensanews.it Ingresso libero. Fino al primo settembre).
Le rovine contemporanee di Palmieri a Naxos
Un faccia a faccia spettacolare tra contemporaneo e rovine archeologiche? A Naxos, Taormina, con le opere di Claudio Palmieri. Che con 19 fra sculture e installazioni ripropone 36 anni di sperimentazione su una materia lavorata fino a ricordare rinvenimenti fossili e lontane ere geologiche. L’artista romano, che si forma guardando al Futurismo per poi accostarsi all’Informale, è anche pittore e fotografo. I pezzi esposti nella radura davanti al Museo per la rassegna Pieghe del tempo dialogano con il parco archeologico, che testimonia la prima colonia greca fondata in Sicilia nel 734 a.C.. Il metallo di Architettura naturale, con la sommità accartocciata su due lunghissimi steli, ha una struttura stilizzata che rimanda al volo di un animale senza tempo. I colori virano dall’oro al verde, passando per il blu cobalto, ma mentre il tipo di patina è assolutamente moderno, i toni richiamano quelli dei minerali, come in un confronto continuo fra l’oggi e un passato remoto. (www.parconaxostaormina.com Fino al 30 settembre).
A Nuoro le Metamorfosi di Matisse scultore
Un volto diverso, quello che di Matisse offre il Museo Man di Nuoro. Pensando all’artista vengono subito in mente i quadri con colori vivaci, figure appiattite e contorni marcati. Ma nella rassegna Metamorfosi sono esposte le sculture, che consentono di ripercorrere la ricerca formale che il francese conduce soprattutto sul corpo umano, in rapporto con lo spazio e il tempo. Il Nudo disteso, che riprende l’’iconografia classica femminile, è un esempio della sintesi a cui giunge l’esponente dell’avanguardia Fauves: fianchi abbondanti, forme generose, restituite attraverso superfici non sempre levigate, sono al tempo stesso frutto di stilizzazione e di uno sguardo alla plastica arcaica, con donne dal volto non definito. (www.museoman.it Fino al 12 novembre).