Mondiali di scherma, l’ucraina Kharlan non saluta la russa Smirnova: squalificata

Alta tensione ai Mondiali di scherma in corso a Milano. Nel torneo di sciabola, la campionessa del mondo in carica ucraina Olga Kharlan ha battuto 15-7 al primo turno la russa Anna Smirnova. Al termine del match, però, si è rifiutata di stringere la mano all’avversaria, limitandosi a porgerle l’arma. Un saluto che il regolamento ha iniziato a consentire durante la pandemia, per evitare il contatto diretto fra gli atleti. Per l’arbitro tutto ok ma Smirnova, visibilmente indispettita, ne ha reclamato a gran voce la squalifica, sedendosi in pedana per 45 minuti e impedendo la prosecuzione del torneo. In primo momento rigettato, il suo ricorso è stato accolto dopo quasi due ore, seppur solo in parte. Kharlan ha infatti ricevuto il cartellino nero e ha dovuto lasciare immediatamente la competizione per violazione dell’articolo 122 del codice di condotta. L’avversaria le aveva teso la mano e dunque lei non poteva rifiutarsi di stringerla. Nessun ripescaggio però per Smirnova, definitivamente eliminata.

La tensione fra Kharlan e Smirnova non è però casuale. Nel primo giorno di gare, sabato 22 luglio, tutte le atlete ucraine si erano ritirate dai Mondiali di scherma per protestare contro la Federazione e la sua decisione di consentire ai russi di partecipare a patto di essere neutrali e non avere alcun legame con l’esercito di Mosca. Il 26 luglio anche lo spadista Reizlin non si è presentato in pedana per il suo match contro il russo Anokhin. «È una situazione surreale, che cambia di ora in ora», ha spiegato a Sky Sport Luigi Samele, compagno italiano di Kharlan. «Ha sofferto tanto, sono stati giorni difficili dal punto di vista emotivo. Il saluto con l’arma? Non è la prima volta, battere sulla sciabola è una questione di igiene ormai sdoganata». Il torneo proseguirà dunque senza le due atlete. Agli ottavi ci sarà, senza colpo ferire, la bulgara Ylieva, promossa d’ufficio.

La campionessa ucraina Kharlan è stata squalificata per non aver salutato la russa Smirnova ai Mondiali di scherma in corso a Milano.
La russa Anna Smirnova in protesta ai Mondiali di scherma (Getty Images).

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Non solo Mondiali di scherma, i casi di mancato saluto nel tennis

Il caso di mancato saluto fra le atlete ai Mondiali di scherma non è il primo nello sport mondiale. Fra i numerosi precedenti, ne spiccano due nel tennis. A maggio, l’ucraina Anhelina Kalinina si rifiutò di stringere la mano all’avversaria russa Veronika Kudermetova dopo aver vinto il match di semifinale sul Centrale del Foro Italico a Roma. «Spero che questo mio gesto possa servire un po’ al mio Paese», si giustificò la tennista. «Non importa da quale nazione veniamo», replicò tuttavia Kudermetova. «Siamo tutte qui per giocare a tennis».

La campionessa ucraina Kharlan è stata squalificata per non aver salutato la russa Smirnova ai Mondiali di scherma in corso a Milano.
La tennista russa Veronika Kudermetova a Roma (Getty Images).

Polemiche anche a giugno durante i quarti di finale del Roland Garros. La tennista bielorussa Aryna Sabalenka tese la mano all’avversaria ucraina Elina Svitolina alla fine del match, ottenendo un secco gesto di rifiuto. «Non so perché mi aspettasse, sono sempre stata chiara sulla questione», sbottò in conferenza stampa la tennista di Odessa. «È stato provocatorio». Immediata la replica della numero 2 al mondo. «Non faccio politica, non mi interessa», spiegò Sabalenka, semifinalista a Wimbledon. «Posso però dire che non sostengo in alcun modo la guerra».

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