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Caso Santanchè, oggi in Senato il voto di sfiducia
Nella mattina di mercoledì 26 luglio verrà discussa la mozione di sfiducia per Daniela Santanchè, indagata dalla procura di Milano per falso in bilancio e bancarotta. I fatti sono legati all’inchiesta realizzata lo scorso 18 giugno da Report, dedicata ai bilanci di Visibilia, società di cui la ministra del Turismo è stata presidente tra il 2016 e il 2022. A presentare la mozione il Movimento 5 stelle, forte del sostegno del Partito Democratico guidato da Elly Shlein, dei Verdi di Angelo Bonelli e di Sinistra Italiana di Nicola Fratoianni. Sarà la vicecapogruppo pentastellata Alessandra Maiorino a relazionare sulle condotte tenute dalla ministra, consapevole comunque che i numeri della maggioranza sono sufficientemente alti da non rischiare le eventuali dimissioni.
La capogruppo FI: «Fiducia da parte di tutto il centrodestra»
La maggioranza voterà compatta contro l’iniziativa del M5s, come confermato dalla capogruppo al senato di Forza Italia Licia Ronzulli: «La ministra godrà della fiducia di tutto il centrodestra. A mio avviso non cambierebbe nulla nemmeno con un rinvio a giudizio, ma questa è una valutazione politica che non spetta a me». Si asterranno dal voto invece i due partiti centristi, Azione ed Italia Viva. Nelle scorse ore Carlo Calenda, leader di Azione, ha commentato così la mozione annunciata dai pentastellati: «Votare la sfiducia alla ministra Santanchè è una stupidaggine. Si tratta di una scelta del M5s da cui ci asterremo. E non perché non troviamo ciò che ha fatto incompatibile con il suo stato, ma perché così facendo il partito vuole dire che loro sono i più tosti dei tosti». È probabile che gli esponenti delle due formazioni politiche lascino l’aula al momento del voto.