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Omicidio Conegliano: Margherita Ceschin uccisa per soldi, si cercano gli altri due complici
Si è tenuta martedì 25 luglio, la conferenza stampa durante la quale il procuratore della Repubblica, Marco Martani, ha fornito alcuni contorni emersi dalle indagini per l’omicidio di Margherita Ceschin. La donna di 72 anni era stata trovata priva di vita il 24 giugno scorso nella sua abitazione, a Conegliano. Oltre alle quattro persone arrestate sabato scorso, due sono ancora in fuga.
I due assassini presumibilmente assoldati dal marito
Secondo quanto rivelato, la donna sarebbe stata uccisa da almeno due uomini, entrati nella sua abitazione attraverso un terrazzino, e presumibilmente assoldati dal marito, Enzo Lorenzon, 79 anni, con il quale era in corso una burrascosa pratica di separazione dal 2017. Nello stesso anno, una donna italiana, allora legata a Lorenzon, si sarebbe sentita richiedere da lui se vi fosse la possibilità di individuare soggetti disponibili a «dare una lezione, eventualmente anche a uccidere» l’ex consorte. Alla base dei conflitti tra i due vi sarebbe stato l’importo dell’assegno di mantenimento riconosciuto alla donna, pari a 10 mila euro al mese, oltre ad azioni giudiziarie che avevano portato al pignoramento di alcuni beni dell’uomo e a controlli della Guardia di finanza nell’azienda vitivinicola di cui è titolare.
L’aiuto della compagna per assoldare i killer
Lorenzon, per assoldare i killer, si sarebbe servito delle conoscenze della sua attuale compagna, una dominicana di 32 anni, Dilesy Luciano Guzman, che a sua volta avrebbe contattato un cugino, Sergio Luciano, e un conoscente, Juan Maria Guzman, tutti arrestati sabato scorso. Nella partita sarebbero poi entrati altri due soggetti, giunti in Italia dalla Spagna e usciti dal Paese attraverso la frontiera di Ventimiglia, il giorno dopo il delitto.