Jane Birkin morta a 76 anni: addio alla cantante e attrice francese

È morta all’età di 76 anni Jane Birkin, cantante e attrice britannica naturalizzata francese. Secondo le prime notizie, sarebbe stata trovata senza vita nella sua casa parigina. Nata il 14 dicembre 1946 a Londra, dopo l’esordio cinematografico con Non tutti ce l’hanno di Richard Lester (1965) raggiunse la celebrità con Blow-Up di Michelangelo Antonioni (1966) e con la scena in cui compare in topless, che la consacrò come un’icona della swinging London.

Il sodalizio con Gainsbourg e lo scandalo con Je t’aime… moi non plus

Nel 1968 conobbe il cantante e musicista Serge Gainsbourg, con cui intraprese un lungo sodalizio sentimentale e professionale che li rese una delle coppie più celebri e trasgressive del jet set dell’epoca. Celebre il singolo Je t’aime… moi non plus, che suscità scandalo per i gemiti della Birkin e per il testo che alterna parole d’amore e descrizione di un rapporto sessuale. In Italia venne anche esclusa dal programma radiofonico Hit Parade perché ritenuta oscena. Nonostante le polemiche e i divieti, il brano diventò un successo in molti paesi vendendo più di cinque milioni di copie e regalando notorietà alla coppia. Negli Anni 70 ha proseguito la sua attività di cantante e attrice alternando produzioni francesi (La piscina, Il romanzo di un ladro di cavalli, Una donna come me) e internazionali (Assassinio sul Nilo).

La relazione con Doillon e borsa di Hermès

Separatasi da Gainsbourg nel 1980, continuò a collaborare con lui in ambito musicale ma si unì sentimentalmente al regista Jacques Doillon, iniziando una nuova fase della sua carriera dove all’immagine sexy e trasgressiva sostituì una personalità più matura, versatile e complessa.  Candidata diverse volte ai premi César, nel 1984 la casa francese Hermès ha creato per l’attrice una borsa, la Birkin Bag, che negli anni è diventata una delle cosiddette It Bags, le borse più iconiche del mondo. Dopo la separazione da Doillon, Jane ha iniziato a diradare l’attività cinematografica, privilegiando quella musicale e teatrale. Nel 2007 ha diretto il film autobiografico Boxes. e, in seguito a una malattia cronica, si è ritirata dalle scene chiudendo con Quai d’Orsay di Bertrand Tavernier (2013) la sua carriera di attrice cinematografica. Negli ultimi anni si è dedicata all’impegno sociale svolgendo diverse missioni umanitarie come ambasciatrice di Amnesty International. Nel 2022 la Univeral Music ha annunciato la ristampa integrale di tutta la discografia in studio dell’artista dal 1969 a oggi.

 

 

 

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