Pnrr, il governo ha modificato 10 dei 27 obiettivi della quarta rata

Il governo Meloni ha cambiato 10 dei 27 obiettivi relativi alla quarta rata del Pnrr. La cabina di regia convocata dal ministro Raffaele Fitto ha approvato le modifiche e si tratta della prima volta da quando il Piano di ripresa e resilienza è nato. A Palazzo Chigi erano presenti tutti i 24 ministri dell’esecutivo guidato dalla leader di Fratelli d’Italia, oltre ai cinque sottosegretari alla presidenza del Consiglio e ai rappresentanti degli enti locali. La quarta rata vale 16 miliardi e ora rischia di slittare al prossimo anno. Proprio su questo punto, l’opposizione incalza e la segretaria del Pd, Elly Schlein, ha attaccato Giorgia Meloni, chiedendole di riferire in Parlamento sulle modifiche.

Il governo cambia 10 dei 27 obiettivi della quarta rata del Pnrr
Raffaele Fitto, ministro per gli Affari europei, le politiche di coesione e il Pnrr (Imagoeconomica).

La cabina di regia ha chiuso la proposta di revisione

Mentre la terza rata del pagamento europeo, da 19 miliardi, è in ritardo a causa di un’analisi durata quasi otto mesi, per la quarta rata adesso la cabina di regia ha chiuso la proposta di revisione. Nelle scorse settimane il governo ha chiesto all’Unione Europea di poter rivedere alcuni dei 27 obiettivi da presentare entro il 30 giugno. Con le modifiche approvate l’11 luglio, però, il rischio concreto è che tutto slitti al 2024. Servirà ora il sì della Commissione europea, ma fonti interne al governo parlano di un accordo informale già raggiunto. Durante la riunione odierna, i ministri hanno parlato anche di una revisione generale del Piano che dovrà essere completata entro il 31 agosto prossimo, termine di scadenza già fissato.

Schlein attacca: «Meloni si assuma le sue responsabilità»

La segretaria del Pd, Elly Schlein, attacca il governo: «Ci sono 19 miliardi di euro che l’Italia avrebbe potuto incassare già da febbraio con la terza rata del Pnrr: siamo a luglio e non ne abbiamo traccia. Ci sono altri 16 miliardi di euro, la quarta rata, per i quali dovevamo presentare la domanda a fine giugno: siamo all’11 luglio e tutto tace. Tace soprattutto la presidente del Consiglio, in silenzio da giorni per i guai giudiziari dei suoi ministri e sottosegretari mentre l’Italia rischia di perdere le risorse che faticosamente ha ottenuto dall’Unione europea. La presidente Meloni si assuma le sue responsabilità e venga a spiegarci in Parlamento perché non si è ancora visto un euro della terza rata del Pnrr e perché rischia di slittare anche la quarta».

Il governo cambia 10 dei 27 obiettivi della quarta rata del Pnrr
La segretaria del Pd Elly Schlein (Imagoconomica).

E anche il presidente dei senatori del Pd, Francesco Boccia, sottolinea come «il comportamento del governo è al limite dell’irresponsabilità: ha perso tempo tra cambi di progetto e riforme della governance, e ora non sa che pesci prendere».

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