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Maxxi, Sgarbi: no a scuse e dimissioni
Tira dritto senza voltarsi il sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi dopo le polemiche scoppiate a seguito della diffusione social dei video legati al suo «discusso» intervento durante la serata al Maxxi, museo nazionale delle arti del XXI secolo, tenutasi martedì 21 giugno a Roma. Intervistato dal cantante Morgan, Sgarbi si è lasciato andare a battute definite sessiste e fuori luogo, scherzando sul numero di donne portate a letto, paragonate a dei trofei, tra parolacce e volgarità, il tutto davanti al presidente del museo Alessandro Giuli.
La lettera dei dipendenti del Maxxi
La reazione dei dipendenti del Maxxi è contenuta in una lettera redatta il 28 giugno in cui si legge: «Con rammarico sentiamo di rappresentarle il nostro dispiacere per i contenuti degli interventi del sottosegretario Sgarbi che in nessun modo collimano con i valori che da sempre hanno contraddistinto il nostro lavoro all’interno di questa istituzione, luogo di cultura libera, inclusiva e critica nei confronti di pregiudizi e luoghi comuni. […] Siamo certi che la governance saprà individuare le modalità più idonee per esprimere il proprio dissenso e per il futuro evitare di esporre l’istituzione tutta a simili gravi intemperanze». La richiesta dei dipendenti sarebbe stata tuttavia rigettata dal neo-presidente, come riportato da Domani e le persone firmatarie della lettera sarebbero state convocate personalmente negli uffici di Giuli con la richiesta di fare retromarcia rispetto a quanto dichiarato.
Sgarbi: «Ma di che c***o mi devo scusare?»
Durante la diretta instagram di Conversazioni dal mare, il critico ha chiarito la sua posizione: «Ho passato tutto il giorno a rispondere ai giornali, al Corriere a la Repubblica, che mi chiedevano: “Lei non si scusa”? Ma di che c***o mi devo scusare? Di essermi divertito?». Sgarbi, come riportato da Open, ha parlato di «censura intollerabile», affermando che «la sua attività di conquista è finita: ho 71 anni, sono vecchio, non gioco più. Mi dispiace» e ancora «hanno chiesto di scusarmi, mi hanno detto che sono sessista. Ora mi auguro che le persone che hanno ascoltato il mio intervento possano pensare che si è trattato di una provocazione. Alla domanda di un amico – riferendosi al musicista Morgan – “Quante donne hai avuto?”, ho risposto in modo giocoso. Ebbene oggi risponderò nessuna, sono sempre stato casto, anzi sono vergine».