Le proteste in Francia hanno causato un altro morto, il secondo di questi giorni di scontri: la vittima era un pompiere di 24 anni, morto dopo aver tentato di estinguere un incendio scoppiato nel sobborgo parigino di Saint-Denis.
Proteste in Francia, muore un pompiere di 24 anni
Si chiamava Dorian Damelincourt il giovane vigile del fuoco che ha perso la vita nella notte fra domenica 2 e lunedì 3 luglio mentre era impegnato a spegnere le fiamme appiccate nel parcheggio a Saint-Denis.
A dare l’annuncio della scomparsa del caporale dei pompieri del centro di soccorso di La Corneuve è stato il ministro dell’interno Gérald Darmanin, che sul suo profilo Twitter ha scritto: «Stanotte, lottando contro un incendio che ha interessato diversi veicoli in un parcheggio sotterraneo a Saint-Denis (Seine-Saint-Denis) un giovane caporale a capo della Brigata dei pompieri di Parigi di 24 anni è deceduto nonostante fosse stato rapidamente soccorso dalla sua squadra».
In base alla ricostruzione di Le Parisien, i soccorsi erano stati chiamati dagli abitanti della zona verso le 7 del mattino a causa delle fiamme che si erano propagate in un edificio di quattro piani situato all’87 di rue du Landy, a Saint-Denis. Le ragioni dietro l’incendio, secondo la prefettura locale, sono ancora sconosciute ma si pensa che il rogo possa essere stato appiccato dai manifestanti che dal 28 giugno protestano contro l’uccisione del giovane Nahel a Nanterre.
Francia, città messe a ferro e fuoco
Sono ore davvero complicatissime per la Francia, dove da giorni imperversano feroci proteste contro la violenza delle forze dell’ordine che hanno ucciso a sangue freddo un ragazzino di soli 17 anni. I tumulti hanno a oggi costretto le autorità ad arrestare almeno 2 mila persone: c’è inoltre stata finora anche un’altra vittima, un manifestante ventenne che due giorni fa ha perso la vita cadendo dal tetto di un negozio a Petit-Quevilly.