Archivio
- Novembre 2024 (39)
- Agosto 2024 (1)
- Dicembre 2023 (73)
- Novembre 2023 (1333)
- Ottobre 2023 (1631)
- Settembre 2023 (1468)
- Agosto 2023 (1417)
- Luglio 2023 (1389)
- Giugno 2023 (441)
- Maggio 2020 (30)
- Marzo 2020 (94)
- Febbraio 2020 (1)
- Gennaio 2018 (10)
Led Zeppelin IV, scoperta l’identità dell’uomo in copertina
Un anziano contadino con una folta barba e capelli lunghi coperti da un cappello, affaticato dal peso di un grosso fascio di bastoni. Familiare per tutti i fan della musica rock, la sua immagine a colori campeggia sulla copertina di Led Zeppelin IV, disco della band di Robert Plant e Jimmy Page al cui interno c’è il capolavoro Stairway to Heaven. A 52 anni esatti dalla pubblicazione, risalente all’8 novembre 1971, un ricercatore della University of West England ha finalmente scoperto la sua identità grazie a un vecchio album di fotografie. Si tratta di Lot Long (oppure Longway), un artigiano dell’Ottocento abile nel costruire tetti in paglia e legno. «Sembra frutto di un lungo lavoro investigativo, ma c’è molta fortuna», ha spiegato l’esperto al New York Times. «Spero però di aver fatto un piacere a Plant, Page e Jones. Sono la colonna sonora della mia vita sin da ragazzino».
Led Zeppelin IV, com’è stata scoperta l’identità dell’uomo in copertina
Come ha spiegato la Bbc, Robert Plant vide un quadro raffigurante «l’uomo con un bastone» sulla parete di un negozio di antiquariato a Reading mentre si preparava a incidere il disco con i Led Zeppelin. Se ne innamorò talmente tanto da convincere l’intera band a usarlo per la copertina del nuovo album, anche se nessuno aveva saputo dirgli chi fosse il soggetto del dipinto, tra l’altro oggi scomparso. Dopo 50 anni, lo studioso di storia – e appassionato della rockband – Brian Edwards ha ritrovato l’immagine originale in un album di fotografie dal titolo Reminiscences of a Visit to Shaftesbury. Pentecoste 1892. L’autore, come si legge nella dedica alla zia, è Ernest Howard Farmer, fotografo dell’epoca vittoriana deceduto nel 1944. Si tratta di uno scatto in bianco e nero, sotto cui campeggia la didascalia «Un impagliatore del Wiltshire».
The man on Led Zeppelin's IV is Lot Long, who was born in Mere in 1823 and died in 1893, with the photographer being Ernest Howard Farmer, the first head of the School of Photography. pic.twitter.com/BTHMVLCocf
— Eric Alper (@ThatEricAlper) November 9, 2023
Farmer, londinese che viaggiò nelle campagne britanniche alla fine dell’Ottocento, realizzò un reportage in cui documentò la vita quotidiana dei contadini. «C’era qualcosa di familiare», ha spiegato Edwards al Nyt. «Ho chiesto anche a mia moglie e ha confermato che si tratta proprio del tizio in copertina su Led Zeppelin IV». Il ricercatore ha quindi iniziato un lavoro incrociato per identificare coloro che, durante il XIX secolo, lavoravano la paglia e il legno per realizzare i tetti delle abitazioni. È così risalito a Lot Long o Longway, artigiano dell’Inghilterra meridionale nato nel 1823 e morto all’età di 70 anni. La foto originale, assieme al resto dell’album di Farmer, sarà al centro di una mostra presso il Wiltshire Museum, che aprirà al pubblico nella primavera del 2024. «Mostreremo come ha catturato lo spirito delle persone, dei villaggi e dei paesaggi britannici», ha detto alla Bbc David Dawson, direttore del museo.
Non solo Stairway to Heaven, le tracce del disco e le copie vendute
Pubblicato l’8 novembre 1971, Led Zeppelin IV ha venuto 37 milioni di copie tanto da diventare un vero faro nella storia della musica rock mondiale. Al suo interno c’è la celebre Stairway to Heaven, accanto ai successi ancora oggi immortali. C’è infatti Rock and Roll, che scalzò l’altra hit dei Led Zeppelin Immigrant Song come canzone di apertura dei live di Plant & soci. Nata durante le incisioni di Four Sticks, fu talmente difficile per il batterista John Bonham da fargli perdere più volte la pazienza. Come hanno rivelato gli ex membri della rockband in varie interviste, cercò in ogni modo di staccare la spina per non rompere gli strumenti, prima di incidere il singolo in appena 30 minuti con l’aiuto del chitarrista Jimmy Page. Nell’album c’è anche Black Dog, che si apre con il suono dei nastri che rotolano per essere messi in riproduzione.