Uvalde, arrestato il cugino del killer: «Voleva fare la stessa cosa»

Nathan James Cruz, il cugino 17enne del killer di Uvalde che il 24 maggio 2022 uccise 19 bambini e due insegnanti in una scuola elementare, è stato arrestato perché sospettato di «voler fare la stessa cosa». Lo riporta la Cnn che ha potuto visionare alcuni documenti del tribunale. L’accusa, secondo i registri del magistrato della contea di Bexar, è di minaccia terroristica in un luogo pubblico e contro un membro della famiglia. A lanciare l’allarme sua sorella e sua madre, che hanno subito allertato gli agenti. Cruz infatti avrebbe già provato ad acquistare al telefono un fucile d’assalto, ma ha negato ogni accusa.

Uvalde, le minacce del giovane nell’affidavit della famiglia

Come si legge in un affidavit riportato dalla Cnn, Nathan James Cruz ha minacciato di uccidere sua sorella durante un breve viaggio in macchina mentre era sotto l’effetto dell’alcool. «Ha detto di volerle sparare in testa e poi di andare a fare la stessa cosa nella scuola vicina». La madre del ragazzo ha chiamato subito la polizia, preoccupata anche del fatto che la famiglia è dirimpettaia di una scuola elementare di Uvalde. Il giovane, stando ancora alla dichiarazione giurata, avrebbe già tentato di procurarsi un AR-15, la stessa arma da fuoco che suo cugino Salvador Ramos aveva utilizzato nel 2022 per compiere la strage alla Robb Elementary School. La Cnn non ha potuto confermare se il 17enne abbia un avvocato, ma ha riferito che la cauzione per il suo eventuale rilascio ammonta a 160 mila dollari (circa 145 mila euro).

A lanciare l’allarme sua madre e sua sorella. Il 17enne Nathan James Cruz voleva emulare la strage di Uvalde del 2022 di suo cugino Ramos.
Un memoriale dedicato alle vittime della scuola di Uvalde (Getty Images).

Il 24 maggio 2022 Salvador Ramos, 18enne cresciuto a Uvalde, aveva sparato a sua nonna prima di recarsi presso la scuola con un furgone. Indossando un giubbotto antiproiettile, era entrato nell’istituto aprendo il fuoco uccidendo 21 persone, tra cui 19 bambini e due loro insegnanti. Soltanto dopo oltre un’ora e mezza, gli agenti giunti sul posto riuscirono a entrare nella scuola ed eliminare il killer. Su Instagram, soprattutto nei giorni precedenti il massacro, aveva postato diverse foto delle sue armi tra cui pistole e fucili d’assalto, che aveva anche inviato ad alcuni compagni di classe.

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