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Superbonus, via libera per la casa adibita ad abitazione principale a fine lavori
L’Agenzia delle entrate, con la sua risposta all’interpello n. 377 del 10 luglio 2023, ha chiarito alcuni importanti aspetti legati alla fruizione del superbonus. Entrando più nello specifico, possono accedere alla misura anche le case ritenute inagibili al momento dell’inizio dei lavori, purché però al termine l’immobile venga adibito ad abitazione principale del beneficiario.
Il superbonus 2023 per le abitazioni unifamiliari
Così come previsto dalla Legge di bilancio 2023, a partire dallo scorso 1° gennaio il superbonus per i lavori svolti sulle abitazioni unifamiliari corrisponde al 90 per cento della spesa sostenuta. Tale agevolazione, tuttavia, viene riconosciuta solo in presenza di specifiche condizioni previste dalla normativa. Entrando più nello specifico, la detrazione fiscale viene riconosciuta solo fino a fine anno esclusivamente a chi ha svolto lavori sugli immobili di proprietà. È inoltre previsto un limite di reddito che è parametrato secondo i criteri del quoziente familiare ed è pari a 15 mila euro. Un’altra condizione prevista è che l’immobile oggetto dei lavori rappresenti l’abitazione principale del contribuente o dei suoi familiari. Così come chiarito dall’Agenzia delle entrate, tuttavia, non è importante che questo requisito sia rispettato all’inizio dei lavori, ma si può attendere anche la fine del cantiere per rendere idonea al bonus l’abitazione. Questo vuol dire che, in presenza di immobili inagibili, che dunque non possono essere l’abitazione principale del contribunte, si potrà provvedere a sanare la propria posizione anche a fine lavori.
Il parere dell’Agenzia delle entrate
L’Ade si è così espressa nella risposta all’interpello del 10 luglio: «Si ritiene che, qualora l’unità immobiliare non sia adibita ad abitazione principale all’inizio dei lavori, il superbonus spetti per le spese sostenute per i predetti interventi a condizione che il medesimo immobile sia adibito ad abitazione principale al termine dei lavori«. Nel rispetto dei requisiti previsti, tenendo fede anche a questa deroga, i proprietari di abitazioni unifamiliari potranno sfruttare l’agevolazione fino al 31 dicembre 2023.