Archivio
- Novembre 2024 (39)
- Agosto 2024 (1)
- Dicembre 2023 (73)
- Novembre 2023 (1333)
- Ottobre 2023 (1631)
- Settembre 2023 (1468)
- Agosto 2023 (1417)
- Luglio 2023 (1389)
- Giugno 2023 (441)
- Maggio 2020 (30)
- Marzo 2020 (94)
- Febbraio 2020 (1)
- Gennaio 2018 (10)
Strage del Mottarone, chiesto il processo per sei persone: «Risparmi sui costi dietro il disastro»
La Procura di Verbania ha richiesto il processo per sei persone fisiche per la strage della funivia del Mottarone avvenuta il 23 maggio del 2021.
Chi sono gli indagati per la strage del Mottarone
Oltre alle due rispettive società, tra i soggetti (fisici e giuridici) coinvolti ci sono anche il titolare della Ferrovie del Mottarone Luigi Nerini, l’ex direttore d’esercizio e l’ex capo servizio dell’impianto Enrico Perocchio e Gabriele Tadini e, per quanto riguarda il gruppo Leitner incaricato della manutenzione, Anton Seeber, presidente del cda, Martin Leitner, consigliere delegato, e infine Peter Rabanser, responsabile del Customer Service. La procura contesta ai soggetti sopraindicati accuse gravi tra cui l’attentato alla sicurezza dei trasporti, la rimozione o l’omissione dolosa di cautele contro gli infortuni sul lavoro, l’omicidio plurimo colposo, il disastro colposo e lesioni colpose gravissime. Solo per quanto riguarda Tadini e Perocchio, inoltre, è inclusa l’accusa di aver dichiarato il falso. La parola ora passerà al gup.
Morirono in tutto 14 persone
Secondo quanto emerso dalle indagini condotte negli ultimi due anni, dietro al disastro ci sarebbero i risparmi fatti dalle due società coinvolte sui costi del personale, sulla manutenzione e sulla sicurezza. La cabina precipitata era infatti caduta dopo la rottura di una fune traente, poiché i freni di emergenza erano stati disinseriti con degli speciali «forchettoni». Furono in tutto 14 le vittime dell’incidente: Amit Biran, Tal Peleg, Tom Biran, Itshak Cohen, Barbara Cohen Konisky, Mohammadreza Shahaisavandi, Serena Cosentino, Silvia Malnati, Alessandro Merlo, Vittorio Zorloni, Elisabetta Persanini, Angelo Vito Gasparro e Roberta Pistolato. A morire a causa dello schianto della cabina è stato anche un bimbo di sei anni, Mattia Zorloni, deceduto all’ospedale Santa Margherita di Torino poche ore dopo il suo arrivo. L’unico sopravvissuto è stato un suo coetaneo, il piccolo Eitan.