Sarkozy nel suo libro: «Io e Merkel chiedemmo a Berlusconi di dimettersi»

Nicolas Sarkozy e Angela Merkel hanno chiesto a Silvio Berlusconi di dimettersi nel 2011, durante il G20 di Cannes. A rivelarlo è lo stesso ex presidente francese. Nel suo libro autobiografico Le temps des combats, Sarkozy ha scritto: «Berlusconi stava diventando la caricatura di se stesso. L’imprenditore brillante, l’uomo politico dall’energia indomabile, non era più che un lontano ricordo». Per questo lui e l’allora cancelliera tedesca tentarono di convincerlo a dimettersi. E pochi giorno dopo il vertice, il 12 novembre 2011, Berlusconi si è dimesso davvero.

Sarkozy nel suo libro «Io e Merkel chiedemmo a Berlusconi di dimettersi»
Sarkozy, Berlusconi e Merkel durante un colloquio al G20 (Getty).

Sarkozy parla delle preoccupazioni sull’economica italiana

Dal racconto dell’ex presidente filtra come durante il G20 i Paesi europei e gli Stati Uniti non si siano concentrati soltanto sulla situazione economica della Grecia. Anche l’Italia preoccupava i leader politici. Sarkozy nel libro ha scritto: «Angela Merkel e io decidemmo di convocare Berlusconi per convincerlo a prendere ulteriori misure per provare a calmare la tempesta in atto». Ma la risposta è stata diversa: «Voleva creare altro debito da mettere sulle spalle solo dei suoi compatrioti».

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Sarkozy nel suo libro «Io e Merkel chiedemmo a Berlusconi di dimettersi»
Gordon Brown, Nicolas Sarkozy, Angela Merkel e Silvio Berlusconi durante un incontro nel 2009 (Getty).

Sarkozy: «Ho detto a Berlusconi che il problema era lui»

Le tensioni tra Francia, Germania e Italia, però, sono partite ben prima delle dimissioni di Berlusconi. In un passaggio dell’autobiografia, Sarkozy ripercorre il proprio viaggio a Roma del 26 aprile 2011. Nella capitale ha avuto luogo un vertice franco-italiano in cui, secondo quanto racconta l’ex presidente, il leader di Forza Italia avrebbe tentato di stemperare la tensione con «qualche battuta fuori luogo». E sarebbe stato allora che «ho dovuto spiegargli che il problema dell’Italia era lui». La missione di Sarkozy in Italia ha avuto anche una doppia valenza: «Ho approfittato di quel viaggio romano per sostenere la candidatura di Mario Draghi alla presidenza della Banca centrale europea».

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