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Santanchè accusata di saltare la fila al Pronto Soccorso, l’Asl: «Nessun favoritismo»
Non è passato inosservato l’arrivo, presso il Pronto Soccorso dell’ospedale Versilia di Lido di Camaiore, della ministra del Turismo Daniela Santanchè. L’esponente di Fratelli d’Italia, che ha trascorso gran parte della stagione estiva proprio sul litorale toscano, nella serata di martedì 29 agosto 2023 si è recata al nosocomio per accompagnare un proprio congiunto, scendendo dal suo veicolo nell’area di accesso delle ambulanze per poi entrare subito dentro la struttura. Tanto è bastato per scatenare, sui social, accuse di aver saltato la fila e aver scavalcato gli altri pazienti. Illazioni che l’azienda sanitaria locale ha prontamente smentito con una nota in cui ha spiegato dettagliatamente l’accaduto.
Le accuse alla ministra entrata in Pronto Soccorso senza attesa
Secondo quanto ricostruito, Santanchè sarebbe arrivata in ospedale a bordo di un suv nero scortato da due pattuglie dei carabinieri, che avrebbe parcheggiato nell’area riservata ai mezzi del 112. Dopodiché sarebbe entrata direttamente al Pronto Soccorso, attirandosi le accuse di un utente presente al momento dei fatti (e, a catena, di decine di altri) il quale ha ipotizzato che la ministra avesse sfruttato una situazione di privilegio per non fare la fila come tutti gli altri. Ma così non è andata.
L’Asl chiarisce: «È stato solo attivato un corridoio per tutelare la privacy»
Date le polemiche scaturite sul web, l’Asl si è sentita in dovere di diramare un comunicato ricostruendo la vicenda e smentendo ogni accusa di favoritismo: «Martedì sera alle 21.30 è arrivato un importante personaggio pubblico che accompagnava un proprio congiunto (la Versilia è una terra frequentata anche da persone molto conosciute dall’opinione pubblica e il loro accesso al Pronto Soccorso non è infrequente, soprattutto nel periodo estivo). Ai personaggi popolari, come a ogni altro utente, si assegna un codice di priorità che viene rispettato, così come avvenuto martedì, con attesa in linea con quella degli altri pazienti con quel codice». Può però venire attivato un «corridoio di tutela della privacy», soprattutto se richiesto dalle forze d’ordine per evitare, come in questo caso, qualsiasi tipo di problematica. La persona accompagnata da Santanchè è stata dunque visitata dai medici con le stesse tempistiche previste per tutti i pazienti in base all’urgenza e agli altri criteri stabiliti. L’unica differenza, è stato ribadito, è stata l’attivazione del corridoio per la tutela della privacy.