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Legge anti-pezzotto, segnalati 100 siti pirata: ma nessuno di loro è stato bloccato
Il debutto della legge anti-pezzotto, in vigore dall’8 agosto e approvata dal Senato a luglio, è stato un flop. Secondo quanto previsto, i siti pirata in cui sono state trasmesse le immagini delle gare di Serie A rischiavano la chiusura entro 30 minuti. Uno stop che, però, non c’è stato. Repubblica racconta che nessun portale è stato bloccato e chi ha cominciato a vedere le partite in streaming illegalmente è riuscito ad arrivare fino al 90esimo. Il quotidiano spiega che sulla carta la struttura funziona. E infatti sono stati segnalati un centinaio di siti pirata. Ma nella pratica, nessuno di loro è stato oscurato.
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Perché i siti non sono stati oscurati
Il ritardo audiovideo nelle immagini mandate in streaming dai siti pirata è stato di appena 15 secondi rispetto a Dazn. Un danno per la società che detiene, fino alla stagione in corso, i diritti di 266 partite in esclusiva e di altre 114 in co-esclusiva della Serie A. La domanda adesso è: perché i siti non sono stati oscurati? Repubblica spiega che non si può intervenire perché AgCom sta ancora implementando la piattaforma, acquisita nei primi giorni d’agosto. Ci sarà un tavolo tecnico durante la prima settimana di settembre in cui gli operatori del settore definiranno i requisiti tecnici utili a disabilitare domini e indirizzi IP. Una questione anche burocratica, che farebbe slittare a inizio ottobre l’inizio del blocco dei siti.

Dazn ha chiesto il risarcimento a 26 siti pirata
Intanto Dazn ha avviato azioni legali contro 26 siti pirata. La richiesta di risarcimento danni sarà avanzata, entro fine settembre, anche contro altri 50 portali. I vertici della società hanno anche proposto «ad AgCom tutta la nostra collaborazione per la segnalazione ed il blocco dei siti pirata al fine di ridurre le perdite che l’intero sistema audiovisivo sta subendo ma soprattutto per tutelare il maggior numero di cittadini dai rischi della criminalità informatica». E sperano in una «rapida adozione della piattaforma», ritenuta «fondamentale».
