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L’Argentina protesta per le manovre militari della Gran Bretagna alle Falkland
Il governo argentino ha ribadito oggi il suo «rifiuto energico» degli esercizi militari organizzati dalla Gran Bretagna nelle isole Falkland, denominate Malvinas da Buenos Aires. In un comunicato ufficiale il ministero degli Esteri fa riferimento a «una nuova edizione in corso delle esercitazioni militari “Cape Bayonet”, che coinvolgono diverse forze britanniche» di quella che viene definita «l’occupazione illegale da parte del Regno Unito delle Isole Malvinas».
L’attacco: «La Gran Bretagna viola i regolamenti Onu»
Queste esercitazioni, si sostiene, «costituiscono una dimostrazione ingiustificata di forza che non tiene conto delle numerose risoluzioni delle Nazioni Unite e di altre organizzazioni internazionali, che sollecitano Argentina e Gran Bretagna a riprendere i negoziati al fine di trovare una soluzione pacifica e definitiva alla controversia di sovranità sull’arcipelago». In particolare, si dice infine, «l’insistenza della Gran Bretagna nella realizzazione delle esercitazioni viola in modo specifico la risoluzione 31/49 dell’Assemblea generale dell’Onu che esorta entrambe le parti ad astenersi dall’adottare decisioni unilaterali che coinvolgono l’introduzione di modifiche alla situazione mentre le isole stanno attraversando il processo di negoziazione raccomandato».

Gb e Ue si sono scontrate sul nome argentino delle isole
Due settimane fa, l’Unione Europea ha utilizzato il nome argentino delle isole, Malvinas, accanto a quello britannico, Falkland. Una scelta che non è piaciuta al premier del Regno Unito, Rishi Sunak, che ha parlato di «deplorevole scelta di parole». Il governo ha anche chiesto a Bruxelles un chiarimento e Peter Stano, portavoce dell’Alto Commissario per la Politica estera, ha spiegato che «la Ue non ha cambiato le sue opinioni sull’arcipelago conteso in quanto non vi era alcun mandato dal Consiglio degli Stati membri». Ad esultare è stata invece l’Argentina. Il ministro degli Esteri Santiago Cafiero ha parlato di «trionfo della diplomazia» mentre il presidente Alberto Fernandez di «storica vittoria diplomatica, in cui un popolo intero ha portato le Malvinas all’interno di una dichiarazione bi-regionale».
